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Aggiornamento Brexit – Theresa May definisce il Piano Brexit del Regno Unito

Aggiornamento Brexit – Theresa May definisce il Piano Brexit del Regno Unito
Il primo ministro britannico, Theresa May, ha fornito in occasione dell’incontro del 17 gennaio l’indicazione ad oggi più chiara di quella che dovrebbe essere la posizione del Regno Unito nei prossimi negoziati Brexit con la Unione Europea.

In base a quanto comunicato, il Regno Unito inizierà il processo di negoziazione entro la fine di marzo 2017 applicando l’art. 50 del Trattato di Lisbona che disciplina le modalita’ di uscita di uno Stato membro della UE, prevedendo un periodo di due anni per concordare i termini del ritiro del Regno Unito dall’Unione. Il comunicato di Mrs May ha in parte chiarito gli aspetti oggetto di negoziazione e gli obiettivi del Regno Unito. Una trascrizione completa del discorso può essere visualizzata qui sul sito del governo del Regno Unito.

Nel suo intervento, il primo ministro ha indicato i 12 obiettivi della negoziazione con la UE:

1) Certezza e trasparenza

L’obiettivo e’ importante per il business, il settore pubblico ed in generale tutti i soggetti che devono avere un’informativa trasparente delle varie fasi della negoziazione. Mrs May ha confermato per la prima volta che entrambe le camere del parlamento inglese voteranno per la richiesta dell’art.50 del Trattato di Lisbona.

2) Controllo del potere legislativo e giudiziario

Porre fine alla giurisdizione della Corte di giustizia europea nel Regno Unito, riportando l’esclusivita’ dei poteri legislativi e giudiziari all’interno del territorio britannico.

3) Rendere piu’ forte e coeso il Regno Unito

Il Governo inglese ha istituito un Comitato per i negoziati con la UE, in modo che le amministrazioni del Galles, Scozia e Irlanda del Nord possano contribuire al processo di pianificazione per l’uscita del Regno Unito dalla UE. I poteri attualmente in capo all’UE, una volta rientrati nella sfera di competenza britannica, verranno quindi distribuiti tra le amministrazioni locali.  4) Mantenere la Common Travel Area con l’IrlandaIl Governo di Mrs May lavorera’ per offrire una soluzione pratica che consenta il mantenimento della zona di libera circolazione delle persone con l’Irlanda, proteggendo l’integrità del sistema di immigrazione del Regno Unito.

5) Controllo dell’immigrazione

Controllare il numero di persone che si trasferiscono in UK, continuando ad attrarre talenti e personale altamente qualificato. Cio’ non puo’ essere fatto mantenendosi all’interno degli accordi per la libera circolazione delle persone.

6) Diritti per cittadini europei in UK e cittadini britannici in Europa

E’ intenzione del Governo inglese assicurarsi che i reciproci diritti siano negoziati e garantiti il prima possibile, sia per gli europei nel Regno Unito che per i Britannici residenti nella UE.

7) Protezione dei diritti dei lavoratori

La conversione delle norme europee in materia di diritto del lavoro all’interno della normativa inglese. Ove possibile i meccanismi di tutela di tali diritti verranno ulteriormente incrementati rispetto al quadro normativo attuale.

8) Libero scambio con i mercati europei

Mrs May intende negoziare i migliori accordi possibili per il libero scambio con i mercati europei, ma esclude che questo possa significare per il Regno Unito rimanere all’interno del Mercato Unico.

Il Regno Unito abbandonera’ invece il Mercato Unico, perché l’appartenenza significa accettare la liberta’ di movimento di beni, capitali, servizi e persone andando in conflitto con l’obiettivo di limitare la libera circolazione delle persone.

Accordi specifici per il libero scambio potranno essere negoziati su aree definite, in linea con gli attuali accordi del Mercato Unico – per esempio, sulle esportazioni di auto e camion, o la libertà di prestare servizi finanziari oltre i confini nazionali.

Di conseguenza il Regno Unito cesserà di versare i contributi di sua competenza all’Unione Europea.

9) Nuovi accordi commerciali con paesi al di fuori della UE

Un chiaro obiettivo e’ quello di consentire al Regno Unito di negoziare i propri accordi di libero scambio con i paesi al di fuori della UE, in modo da incrementare il commercio con paesi come Cina, Brasile, Medio Oriente, ma anche US. Mrs May ha aggiunto che il Regno Unito non ha al momento concordato se questo significhera’ raggiungere un nuovo accordo doganale con la UE o qualche soluzione alternativa.

10) Focus su scienza e innovazione

In linea con l’obiettivo generale di avere una “Global Britain”, Mrs May indica scienza, ricerca e innovazione tecnologica come alcuni punti cardine della sua politica internazionale per il Regno Unito.

11) Cooperazione nella lotta internazionale contro criminalita’ e terrorismo

Il Governo inglese conferma e rinnova l’impegno nei confronti dei paesi UE e non UE

12) Una Brexit “morbida e ordinata”

L’obiettivo e’ ottenere una “new, strong, constructive partnership with the European Union – a partnership of friends and allies, of interests and values. A partnership for a strong EU and a strong UK…”.

Le tempistiche per la transizione non possono essere troppo estese, secondo Mrs May gli accordi per la futura partnership con l’Unione Europea dovrebbero concludersi al massimo entro i 2 anni previsti dall’Art 50. La procedura dovrebbe essere implementata per fasi. Mrs May ha espresso il desiderio di concordare un graduale processo di attuazione di qualsiasi accordo di uscita, permetendo sia alla Gran Bretagna che alle istituzioni della UE ed i suoi Stati membri di prepararsi per le nuove disposizioni. L’intento dichiarato è quello di dare alle imprese il tempo sufficiente per pianificare e prepararsi per i nuovi accordi.

Questo briefing è l’ultimo nella nostra serie di aggiornamenti preparati da questo studio in materia. Ulteriori aggiornamenti saranno pubblicati ad intervalli regolari durante lo sviluppo del processo Brexit per evidenziare gli sviluppi chiave.

 

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