L’articolo 1 del D.L. fiscale prevede per i contribuenti una nuova soluzione, alternativa al ravvedimento operoso, per definire i rilievi contenuti nei processi verbali di contestazione (in breve PVC).
Con questo nuovo istituto, potranno essere regolarizzate violazioni in materia di:
- Imposte sui redditi (IRES ed IRPEF) e relative addizionali;
- Contributi previdenziali e ritenute;
- Imposte sostitutive;
- Imposta regionale sulle attività produttive (IRAP);
- Imposta sul valore degli immobili all’estero (IVIE);
- Imposta sul valore delle attività finanziarie all’estero (IVAFE);
- Imposta sul valore aggiunto (IVA).
Al fine di poter accedere al nuovo strumento deflattivo del contenzioso è necessario che al contribuente sia stato consegnato il processo verbale di contestazione entro la data di entrata in vigore del Decreto-Legge.
L’eventuale notifica di un avviso di accertamento o di un invito al contraddittorio per l’accertamento con adesione, antecedente alla data di entrata in vigore della norma, costituisce causa preclusiva all’accesso alla procedura di regolarizzazione del verbale.
Le agevolazioni previste dall’istituto consistono nel:
- dover saldare solamente il debito d’imposta e non le sanzioni irrogabili ai sensi dell’art.17, co.1, del D.Lgs. 18 1997, n.472, né gli interessi entro il 31 maggio 2019;
- poter diluire il pagamento delle imposte entro un massimo di 20 rate trimestrali di pari importo.
Per regolarizzare in via agevolata i rilievi contenuti nel PVC, i contribuenti saranno tenuti, entro il 31 maggio 2019, a:
- presentare le relative dichiarazioni integrative od omesse;
- versare per l’intero ammontare o per la quota parte riferibile alla prima rata, le imposte dovute per il/i periodi d’imposta oggetto del processo verbale di contestazione.
