La proposta approvata dispone di posticipare di sei mesi l’entrata in vigore del Pacchetto IVA in materia di commercio elettronico al 1° luglio 2021 (originariamente programmata per il 1 gennaio 2021), in modo da concedere agli Stati Membri e alle imprese più tempo di adeguarsi alle nuove norme. Di conseguenza, gli Stati membri dovranno adottare e pubblicare le rispettive misure di recepimento entro il 30 giugno 2021, anziché entro il 31 dicembre 2020.
La disposizione adottata riguarda unicamente la data di applicazione del quadro giuridico già adottato del pacchetto sull’IVA nel commercio elettronico di cui alla direttiva IVA
La Commissione ha anche proposto di rimandare alcune scadenze per la presentazione e lo scambio di informazioni previsti dalla Direttiva sulla Cooperazione Amministrativa.
Gli Stati Membri avranno tre mesi supplementari per scambiare informazioni sui conti finanziari, i cui beneficiari siano fiscalmente residenti in un altro Stato Membro.
Analogamente, gli Stati Membri avranno tre mesi aggiuntivi destinati allo scambio di informazioni su determinati accordi di pianificazione fiscale transfrontaliera.
A seconda degli sviluppi della Pandemia del Coronavirus, la Commissione avanza la possibilità di estendere il periodo di proroga una sola volta, fino a un massimo di ulteriori tre mesi. Scopri ulteriori informazioni sulla VAT e-commerce e l’autorità amministrativa.