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Fuga di cervelli: nuovi gli incentivi fiscali per chi torna in Italia

Fuga di cervelli: nuovi gli incentivi fiscali per chi torna in Italia
I lavoratori che rientrano in Italia dall’estero entro il 31 dicembre 2015, secondo quanto previsto  dalla legge di stabilità 2016, possono optare o per il regime speciale per i lavoratori impatriati (art. 16 Dl n. 174/2015) oppure per la legge Controesodo (L. n. 238/ 2010).

Per effetto di tali modifiche i benefici fiscali previsti dalla legge Controesodo, ossia detassazione Irpef del reddito da lavoro del settanta o dell’ottanta per cento a seconda del sesso del lavoratore, operano fino al 2017.

Entrambi i regimi prevedono differenti requisiti, è utile quindi darne una breve inquadratura generale.

La legge Controesodo, molto più conveniente per i contribuenti, prevede la riduzione della base imponibile del settanta o dell’ottanta per cento a seconda se siano lavoratori o lavoratrici.

Questo beneficio è riconosciuto ai cittadini dell’Unione Europea i quali:

a)      siano in possesso di un titolo di laurea;

b)      abbiano risieduto continuamente per almeno 24 mesi in Italia;

c)      negli ultimi due anni o più, abbiano risieduto fuori dal proprio paese d’origine e dall’Italia svolgendovi continuamente un’attività di lavoro dipendente, di lavoro autonomo o di impresa;

d)     abbiano trasferito la propria residenza o domicilio in Italia entro tre mesi dall’assunzione;

e)      il rapporto di lavoro deve essere instaurato con un datore di lavoro italiano residente e rappresentare una “nuova” occupazione (cioè non deve lavorare in Italia per il medesimo datore di lavoro straniero).

Il regime speciale per i lavoratori impatriati prevede una riduzione della base imponibile del trenta per cento.

Tale beneficio è riconosciuto ai cittadini dell’Unione Europea i quali:

a)      abbiano rivestito ruoli direttivi ovvero siano in possesso di requisiti di elevata qualificazione o specializzazione;

b)      non siano stati residenti in Italia nei cinque periodi di imposta precedenti il predetto trasferimento e si impegnano a permanere in Italia per almeno due anni;

c)      la cui attività lavorativa viene svolta presso un’impresa residente  in Italia;

d)     la cui attività lavorativa è prestata prevalentemente in Italia.

Grazie alla legge di stabilità 2016,  i lavoratori che rientrano dall’estero in Italia entro il 31 dicembre 2015 potranno beneficiare fino al 31 dicembre 2017 del regime previsto dalla legge Controesodo.

Se si desidera avere maggiori dettagli circa le esenzioni si prega di contattare CJ (Colin Jamieson) o MDF (Marianna Da frè) al numero 02 36569657 o scrivendo ai seguenti indirizzi e-mail:

  • colin.jamieson@belluzzo.net;
  • marianna.dafre@belluzzo.net

Milano

14 January 2015

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