Per la legge è obbligatorio verificare fiscalmente i soggetti che si sono iscritti all’AIRE
Occorre fornire la massimo attenzione ad una nuova regola introdotta dal DL 193, come passato alla Camera ieri: è previsto l’obbligo da parte dei Comuni di comunicare all’Agenzia delle Entrate l’elenco degli italiani che si sono iscritti all’AIRE (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero) dal 2010, incluso. Tale elenco sarà oggetto di attenta verifica da parte del Fisco, che come noto si potrà avvalere anche delle funzioni estere e delle rafforzate procedure di cooperazione fiscale tra amministrazioni di una rete di paesi oramai molto vasta.
Il significato pratico è quello che I soggetti che sono passati da fiscalità Italiana a fiscalità estera saranno oggetto di un attento esame da parte del Fisco per verificare sia l’effettività del trasferimento che il periodo dal quale il trasferimento è considerate effettivo, eventualmente lasciando scoperti periodi fiscali previgenti. Come noto il Fisco italiano può considerare fiscalmente fino a 10 anni indietro!
La nuova misura è molto rilevante per:
L’ iniziativa normativa italiana è supportata dall’incrementata cooperazione fiscale tra paesi (CRS / FATCA / Etc) e il network di Trattati recentemente siglati hanno esteso di molto il raggio di azione (es. Jersey, Guuernsey, Panama, Cayman e altri tra I principali paradise fiscali).
Il nostro ordinamento ha introdotto una nuova versione di Voluntary Disclosure in Italia, che potrebbe essere utilmente attivata. Nel ns B&P Focus Magazine potete trovare approfondimenti e rinvii normativi.
L’opportunità per effettuare una verifica fiscale preventiva è dunque forte. Il nostro Studio può essere di supporto, ivi includendo l’opportunità per una riorganizzazione patrimoniale che consenta di rifocalizzare gli obiettivi, in un ambienta di piena compliance fiscale, sia a livello italiano che internazionale.