Preso il totale delle istanze circa 66 mila sono riferibili a contribuenti uomini e circa 63 mila a contribuenti donne; il 43 per cento circa hanno un’età compresa tra i 50 ed i 70 anni, mentre gli under 30 sono meno di 2 mila.
In termini geografici, degli oltre 59 miliardi di euro emersi quasi il 70 per cento (cioè più di 40 miliardi) proviene dalla Svizzera; da Monaco-Montecarlo proviene circa l’8 per cento (ovvero circa 4,6 miliardi di euro) e circa il 4 per cento proviene dalle Bahamas (cioè poco più di 2 miliardi di euro); da San Marino è emerso poco più di un miliardo.
Dalla Lombardia provengono quasi il 50 per cento delle istanze presentate; a seguire Piemonte, Emilia Romagna, Veneto e Lazio.
Sempre sulla base di quanto scritto dal Governo, il 74 per cento delle attività emerse con la procedura di collaborazione volontaria sono rimaste all’estero. In tal caso due erano le possibili modalità di detenzione dei beni: intestazione o affidamento in amministrazione dei beni ad una fiduciaria italiana, con relativa assunzione del ruolo di sostituto d’imposta (cosiddetto rimpatrio giuridico) ovvero diretta intestazione dei beni al contribuente con rilascio alla banca estera di specifica autorizzazione scritta alla trasmissione della documentazione ed al rilascio di informazioni alle Autorità Fiscali italiane richiedenti (cosiddetto waiver), salvo che per i paesi cd white list.
L’Amministrazione ha tutto quest’anno solare per elaborare e verificare quanto presentato dai contribuenti per il tramite dei professionisti. Parimenti, sono già molti i casi di richiesta di riorganizzare il patrimonio, così da integrare quanto deriva dalle operazioni di Collaborazione Volontaria con il resto del patrimonio in compliance tributaria. Occorre tuttavia notare che quanto “in rimpatrio” resta in una situazione di limbo fino a che l’operazione non si sia conclusa con integrale pagamento delle imposte, sanzioni e interessi, secondo quanto applicabile nel caso specifico. Il tema è delicato anche se la gran parte degli intermediari in Italia o all’Estero ha ben presente il tema e modalità specifiche di trattamento che si stanno via via affrontando.
Tra voci per una nuova apertura del provvedimento e richieste affinché il provvedimento diventi strutturale sia apre così il 2016.
Vi terremo ovviamente aggiornati di ogni evoluzione.