Ma la vera novità è costituita dall’introduzione di alcuni dei reati tributari, quelli più gravi e caratterizzati dalla fraudolenza e pericolosità delle condotte, nel perimetro del D. Lgs. 231/2001 sulla responsabilità amministrativa da reato delle società e degli enti, così come l’estensione della confisca allargata o “per sproporzione”.
Nel corso del seminario, organizzato da DCP Developement Compliance Partners e rivolto alle funzioni di audit, compliance, agli amministratori, agli organi di controllo e ai professionisti, Alessandro Pallara ha analizzato gli elementi caratterizzanti ciascuno dei reati introdotti nel corpus della 231, al fine di individuare ove sono allocati i rischi e quali debbano essere i presidi.
La nuova disciplina, inoltre, sollecita l’attenzione a considerare le interazioni e la sovrapposizione di ben 3 procedimenti differenti, a livello amministrativo e a livello penale, che possOno attivarsi a partire da una verifica dell’amministrazione finanziaria che porti al rilievo di una violazione tributaria penalmente rilevante.
L’interazione con gli interessati intervenuti è sintomatica dell’attenzione che le società, con approccio moderno e consapevole, rivolgono agli aspetti di compliance e alla necessità che, considerati gli effetti sanzionatori previsti dal D.Lgs. 231/2001 e l’applicazione di provvedimenti di sequestro e/o di confiscale, la gestione dell’area fiscale necessiti di ancora più opportune ed efficaci procedure di prevenzione e controllo.
Le attività di tax risk assessment, così come l’aggiornamento (o l’adozione) dei modelli organizzativi 231 con riferimento ai reati tributari con le opportune procedure di controllo e le conseguenti attività di formazione, sono un “must” per le società ed enti che vogliono escludere lE responsabilità che ricadrebbero sulla stessa società (sanzionata per i reati più gravi sino a 500 quote, ovverosia fino a 774.500 euro) in caso di reati commessi da soggetti in posizione apicale.
Belluzzo International Partners, con il suo team di avvocati tributaristi e commercialisti, resta a disposizione per fornire la propria assistenza nelle attività di tax risk assemssment e di individuazione delle migliori procedure e dei presidi di controllo che le società possono adottare per l’aggiornamento dei propri modelli organizzativi ai sensi del D.Lgs. 231/2001.
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