Con la legge di bilancio promulgata alla fine del 2023, il legislatore ha riordinato la disciplina dell’ordinamento delle anagrafi della popolazione residente, con notevoli conseguenze anche per i cittadini italiani residenti all’estero.
Ai sensi della nuova previsione, l’omissione della dichiarazione di trasferimento di residenza dall’estero o all’estero, da parte di ciascuna persona fisica, è soggetta alla sanzione amministrativa pecuniaria da 200 a 1.000 euro per ciascun anno interessato dall’omissione.
La norma ha inoltre ampliato i poteri di controllo di tutte pubbliche amministrazioni coinvolte nonché i termini per l’accertamento di eventuali violazioni da parte dei Comuni.
Il cittadino emigrato all’estero, che ha omesso l’iscrizione all’AIRE, è quindi sanzionabile per ciascun anno di mancata iscrizione ed esposto al potere accertativo fino al 31 dicembre del quinto anno successivo a quello dell’omissione, e con lui ciascun eventuale membro del suo nucleo familiare.
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