Nessuno credeva che lo avrebbe fatto davvero, e invece lo speaker John Bercow, vero mattatore della saga britannica che ormai intrattiene l’Europa intera – incluso il Regno Unito, che per inciso ancora ne fa parte – con un annuncio a sorpresa, in cui molti speravano ma nessuno credeva possibile, ha deliberato che, perché la premier May possa ripresentare il Withdrawal Agreement al voto del Parlamento, è necessario che questo sia sostanzialmente diverso da quello già rigettato lo scorso 12 marzo con uno scarto di ben 149 voti.
Dalla crisi di governo, al rinvio lungo, al nuovo referendum, tutte le strade si riaprono.
Eppure… a 11 giorni dal voto, con il no deal come default option e i leader dell’Unione che si riuniranno giovedì e venerdì, non resta molto tempo per definire un piano B (che per una volta non sta per “Brexit”).