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L’interpello per la disapplicazione della normativa delle società di comodo diventa facoltativo

L’interpello per la disapplicazione della normativa delle società di comodo diventa facoltativo
La riforma della disciplina degli interpelli operata dal D. Lgs 156/2015 ed in vigore dal 01 gennaio 2016 ha riguardato anche l’interpello necessario alla disapplicazione della normativa sulle società di comodo che diventa espressamente “facoltativo”.

In particolare, le società che intendono ottenere la disapplicazione della menzionata normativa, devono entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi relativa all’annualità in cui la disciplina trova applicazione, presentare un interpello “preventivo” alla Direzione Regionale competente in base all’ultimo domicilio fiscale del soggetto istante. L’Agenzia ha 120 gg di tempo per formulare il proprio parere positivo o negativo, fatto salvo il principio del silenzio assenso.

Le modalità di compilazione del quadro RS della dichiarazione dei redditi delle società coinvolte, variano a seconda che la società presenti un interpello poi accolto dall’Agenzia, piuttosto che decida di disapplicare la normativa senza presentare l’interpello in quanto ritiene di soddisfare le condizioni richieste. L’errata compilazione della dichiarazione dei redditi è sanzionata ex art. 8 comma 3 quinquies del D. Lgs 471/97.

  • Paola Bergamin
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