Per questi ultimi potrebbero esserci conseguenze fiscali significative laddove il tempo supplementare trascorso nel Regno Unito risulti sufficiente a farli diventare residenti fiscali nel Regno Unito in base al test di residenza (“SRT”). Per determinare lo status di residenza di una persona fisica ai fini fiscali nel Regno Unito, per un determinato anno fiscale, secondo tale test si considera il numero di giorni che una persona fisica trascorre ogni anno nel Regno Unito, insieme ad eventuali legami che ha con il Regno Unito.
Le persone fisiche che a seguito del SRT risultino essere fiscalmente residenti nel Regno Unito sono potenzialmente soggette all’imposta britannica sui loro redditi e utili a livello mondiale, a meno che non si considerino domiciliate al di fuori del Regno Unito e scelgano di richiedere la “remittance basis”. Pertanto, una persona fisica che si trovi involontariamente bloccata nel Regno Unito può rischiare di dover pagare più tasse.
Nel caso in cui la presenza dell’individuo nel Regno Unito sia dovuta a “circostanze eccezionali” che sfuggono al suo controllo, c’è la possibilità che i giorni trascorsi nel Regno Unito vengano ignorati. Se i giorni trascorsi nel Regno Unito possano essere trascurati a causa di circostanze eccezionali o meno dipenderà sempre dai fatti e dalle circostanze di ogni singolo caso. Tuttavia, nella guidance pubblicata ieri, l’HMRC ha chiarito che i giorni verranno considerati come “eccezionali” se la persona fisica:
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