Entra nel vivo la Voluntary Disclosure 2.0, come regolata dalla L. 225/2016 già oggetto di commento in B&P Focus Magazine a cui si fa ampio rinvio.
La trasparenza fiscale internazionale e l’avvio, dal 1.1.2017, degli scambi internazionali tra Amministrazioni Fiscali rendono necessaria la valutazione da parte dei contribuenti che detengano o possegano, in qualunque forma e anche se per interposta persona, capitali o redditi non dichiarati all’estero.
E’ importante sottolineare che le banche straniere, i professionisti stranieri e, più in generale, tutti i service providers saranno “spinti” dalle vigenti normative a non supportare più i contribuenti in questione e, con ogni probabilità, a denunciare alle autorità centrali tali situazione, con l’effetto che, nei tempi tecnici, tali informazioni saranno scambiate anche con il Fisco italiano. La “spinta” è in modo particolare legata al fatto che le legislazioni adottate, oramai anche dai Tax Havens più esotici, comportano per banche e consulenti l’associazione al delitto con pensanti coneguenze sul piano locale e internazionale.
A ciò si aggiunga che coloro che hanno modificato la residenza fiscale dal 2010 incluso in poi saranno oggetto di specifiche verifiche da parte del Fisco italiano, per verificare la genuinità di tali trasferimenti.
La pausa natalizia è dunque più che opportuna per consentire a chi fosse in tale situazione di approfondire il ragionamento e valutare di affidarsi ad uno Studio professionale già da gennaio.
La procedura prevede il termine del 31 luglio 2017. Chi ha tempo… non aspetti tempo, recita il proverbio.
Si allegano le istruzioni operative come rese disponibili il 16 dicembre u.s. dal Fisco.
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