La ratifica di accordi internazionali in materia fiscale (convenzioni contro le doppie imposizioni e/o accordi sullo scambio di informazioni finanziarie) è argomento di notevole importanza sul piano dei rapporti fiscali internazionali. A tal proposito, l’Italia ha recentemente ratificato e reso esecutivo l’accordo sullo scambio di informazioni finanziarie con il Principato del Liechtenstein.
La Legge 3 novembre 2016, n. 210 (in G.U. n. 273 del 22 novembre 2016) ha ratificato e reso esecutivo l’accordo del 26 febbraio 2015 tra il Governo della Repubblica Italiana ed il Governo del Principato del
Liechtenstein sullo scambio di informazioni in materia fiscale.
L’accordo è entrato in vigore il 23 novembre 2016 e prevede che le autorità competenti di Italia e Liechtenstein si prestino assistenza scambiando le informazioni rilevanti per la determinazione, l’accertamento e la riscossione delle imposte relativamente alle persone soggette alle imposte medesime, per il recupero dei crediti fiscali e le relative misure di esecuzione oppure le indagini o i procedimenti per reati tributari (articolo 1). Per l’Italia le imposte considerate dall’Accordo sono: l’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF), l’imposta sul reddito delle società (IRES), l’imposta regionale sulle attività produttive (IRAP), l’imposta sul valore aggiunto (IVA), l’imposta sulle successioni, l’imposta sulle donazioni, l’imposta sui premi assicurativi, l’imposta sulle transazioni finanziarie, l’imposta sugli immobili situati all’estero (IVIE), l’imposta sulle attività finanziarie detenute all’estero (IVAFE), le imposte sostitutive (articolo 2). L’Accordo è composto complessivamente di 13 articoli oltre alle disposizioni contenute nel Protocollo Aggiuntivo.
Con riferimento a Panama, la Legge 3 novembre 2016, n. 208 (in G.U. n. 272 del 21 novembre 2016) ha ratificato e reso esecutivo l’accordo del 30 dicembre 2010 tra il Governo della Repubblica Italiana e il Governo della Repubblica di Panama e, così facendo, in data 22 novembre 2016 è entrata in vigore la Convenzione tra Italia e Panama per evitare le doppie imposizioni e prevenire le evasioni fiscali. Il testo della Convenzione, stipulato sulla base del Modello di Convenzione OCSE, si applica alle persone che sono residenti in uno o in entrambi gli Stati contraenti (articolo 1 della Convenzione). Per l’Italia le imposte considerate dalla Convenzione sono: l’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF), l’imposta sul reddito delle società (IRES); l’imposta regionale sulle attività produttive (IRAP). Tali imposte sul reddito possono essere prelevate per conto di uno Stato contraente, delle sue suddivisioni politiche o amministrative o dei suoi enti locali, qualunque sia il sistema di prelevamento (articolo 2). La Convenzione è composta complessivamente di 29 articoli oltre le disposizioni contenute nel Protocollo Aggiuntivo.
