Fusioni e Scissioni tra Società Semplici: “Neutralità per Irrilevanza Reddituale”

L’Agenzia delle Entrate conferma, con risposta n. 309 del 30 aprile 2021, la non rilevanza reddituale di operazioni di scissione di società semplici. La risposta all’interpello conferma altresì la valenza per le operazioni di fusione, in continuità con l’interpello n. 91 del 2018. Il tema posto all’attenzione dell’Amministrazione riguarda una valutazione anti abuso circa due società semplici e svolgenti attività agricola allo scopo di una divisione tra due rami familiari, anche in ragione di un pesante conflitto. In sintesi, si trattava di conferire tutti i terreni delle varie persone fisiche in una S.S. per poi scinderla (scissione parziale ed asimmetrica) tra i due rami. Per l’Agenzia non vi è abuso quando la scissione serve a superare una situazione conflittuale, come noto.

L’interpello tocca il tema dell’art. 173 Tuir (scissione) evidenziando come lo stesso riguardi solo gli esercenti attività d’impresa, che quindi non riguarda il caso in esame. L’amministrazione evidenzia come il caso in oggetto non integri alcuna delle ipotesi reddituali di cui all’art. 67 Tuir (redditi diversi) definendo appunto il principio di “neutralità per irrilevanza reddituale”.

La fattispecie è di indubbio interesse in ragione del fatto che, quindi, per l’Amministrazione occorre guardare alla specifica fattispecie reddituale, anche ribadendo le risoluzioni 152/e del 2008 e 102/E del 2009.

Di società semplici e trust si parlerà nel corso del webinar “Gruppi di Famiglia, Holding e Riorganizzazione societaria – patrimoniale”, organizzato dallo Studio in collaborazione con l’Università di Trento e Confindustria Trento. Per maggiori informazioni sul webinar QUI