Come noto il Regno Unito è uscito definitivamente dall’Unione Europea lo scorso 31 gennaio 2020, sia pure con una moratoria fino al 31 dicembre 2020 (data che potrà essere prorogata di comune accordo una sola volta, entro il 1° luglio 2020 laddove UE e Regno Unito lo richiedano) durante la quale verranno mantenute le quattro libertà fondamentali di movimento, senza dazi né controlli alla frontiera, così come l’applicazione delle discipline comuni relative ad IVA ed accise.
Nel corso di tale periodo transitorio, peraltro attualmente caratterizzato dalle emergenze determinate dalla pandemia per il COVID19, il diritto dell’UE continuerà ad applicarsi integralmente al Regno Unito il quale, tuttavia, non avrà più alcuna rappresentanza all’interno delle istituzioni ed organi dell’UE, né potrà partecipare al processo decisionale europeo, pur rimanendo all’interno dell’unione doganale e al mercato unico.
Di fronte a questa situazione di incertezza la Svizzera si è mossa con largo anticipo, sottoscrivendo, attraverso il programma denominato «Mind the gap»[i], una serie di nuovi accordi con il Regno Unito in settori quali il commercio, la circolazione delle persone, i trasporti stradali e aerei e le assicurazioni, che troveranno applicazione nel caso in cui il termine del 31 dicembre 2020 spirasse senza che il Regno Unito e l’Unione Europea abbiano concordato nuove forme di regolamentazione reciproca. In particolare, nel caso in cui la libera circolazione delle persone non sia più garantita, i cittadini Svizzeri nel Regno Unito manterranno i diritti acquisiti in virtù dell’Accordo sulla libera circolazione delle persone (ALC), quali il diritto di soggiorno e quello in materia di assicurazioni sociali e riconoscimento delle qualifiche professionali.
L’obiettivo che è posto alla base di tali accordi è, pertanto, quello di salvaguardare e, nel caso, estendere i diritti e gli obblighi reciproci esistenti, mentre è già stato previsto un ampliamento della collaborazione con il Regno Unito attraverso un programma esteso denominato «Mind the gap Plus» con cui ci si propone di sviluppare il Memorandum of Understanding (MoU) tra la Svizzera e il Regno Unito del luglio 2019, per una migliore cooperazione tra le forze di polizia finalizzata alla prevenzione ed alla lotta contro la criminalità e il terrorismo .
La Svizzera ed il Regno Unito sono legati da antica amicizia ed i legami economici e commerciali hanno solide radici: nel 2018 il Regno Unito è stato il sesto partner commerciale per la Svizzera, con un volume di scambi di oltre 36 miliardi di franchi svizzeri e, nel 2017, ha rappresentato il terzo mercato in ordine di importanza per le esportazioni svizzere di servizi, soprattutto nell’ambito bancario e finanziario. Inoltre, giova ricordare come nel Regno Unito vivano circa 34.500 cittadini svizzeri, mentre in Svizzera risiedono 43.000 cittadini britannici.
Sono, pertanto, molteplici le ragioni per cui la Svizzera abbia cercato, fin qui in maniera estremamente lungimirante, di mantenere saldi i rapporti di vicinanza e collaborazione con il Regno Unito, con l’obiettivo evidente di poter rappresentare una porta di ingresso privilegiata, nel bel mezzo dell’Europa, quando i rapporti di quest’ultima con il Regno Unito dovessero mutare in peggio definitivamente.
Non saranno, tuttavia, solo i cittadini Svizzeri a potersi giovare di tale quadro relazionale privilegiato, ma anche le società commerciali, produttive e di servizio che, ubicate in Svizzera, potranno mantenere il libero accesso al mercato britannico.
L’attrattività della Svizzera diventerà, pertanto, certamente sempre maggiore, tenuto conto non solo del consolidato clima business friendly, ma anche del favorevole sistema fiscale, che ora tiene conto delle nuove e moderne misure entrate in vigore dall’1 gennaio 2020 a seguito del referendum dello scorso anno sulla Riforma III dell’imposizione fiscale delle imprese che ha introdotto una serie di interessanti novità implementate sin da subito dai singoli Cantoni.[ii]
[i] Cfr.Amministrazione Federale Svizzera: https://www.eda.admin.ch/missions/mission-eu-brussels/it/home/dossier-prioritari/brexit.html
[ii] Cfr. Luca Luoni: “La Riforma Fiscale ed il finanziamento dell’AVS (RFFA) – nuove misura a supporto della competitività della Svizzera a livello internazionale” del 26.11.2019