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Post-Brexit: nuovo “settled status” per i cittadini dell’UE

Post-Brexit: nuovo “settled status” per i cittadini dell’UE

Giovedì 21 giugno il governo britannico ha reso noti i dettagli del nuovo schema di “settled status” cui, secondo le stime, circa 3,5 milioni  di cittadini dell’UE dovranno conformarsi, presentando un’apposita domanda per poter rimanere nel Regno Unito e godere dei diritti attualmente in essere anche dopo la Brexit.

Il Ministero dell’Interno britannico insiste sul fatto che l’intero procedimento sarà “breve, semplice e facile da usare”, grazie ad un’istanza veloce, da presentare online o tramite una App – al momento disponibile solo su Android – e all’obiettivo dichiarato, secondo le recenti linee guida, di accordare a tutti lo status piuttosto che rigettare le richieste.

Più in dettaglio, i punti principali di questa proposta, che fa parte del Withdrawal Agreement ancora in corso di negoziazione tra l’Unione Europea ed il governo britannico, possono essere riassunti come segue.

1) Chi può presentare domanda secondo il Settlement Scheme: i cittadini dell’UE che siano stati residenti nel Regno Unito per un periodo continuativo di 5 anni o più potranno presentare domanda di settled status. Coloro che arrivano – e / o sono residenti da meno di 5 anni – entro la fine del 2020, potranno fare richiesta di pre-settled status, una posizione temporanea che potranno poi convertire in settled status una volta raggiunta la soglia dei cinque anni.

2) Criteri: ci saranno tre criteri fondamentali che i candidati dovranno soddisfare:

  • Identità (dati personali): i cittadini dell’UE che chiedono di essere ammessi al nuovo regime dovranno presentare il passaporto o la carta d’identità più una fotografia. L’invio del documento non è richiesto per chi presenterà la domanda tramite la App.
  • Ammissibilità (prova della residenza): verifica che il richiedente sia effettivamente residente nel Regno Unito. Il Ministero degli Interni prevede di effettuare tale verifica, ove possibile in base alle circostanze personali, controllando i dati presenti nei database di altri organi governativi, e dunque verificando la residenza effettiva nel Paese da almeno 5 anni attraverso il controllo delle dichiarazioni dei redditi o del sistema pensionistico dell’individuo.
  • Idoneità (condanne penali): verifica della assenza di reati gravi a carico del richiedente, da verificare tramite accesso ai database delle forze di polizia britannica (e di eventuali crimini precedentemente occorsi nel resto d’Europa).

 3) Scadenza: il nuovo schema sarà disponibile dall’autunno 2018 e sarà pienamente operativo entro il 30 marzo 2019; il termine per la presentazione delle domande, per chi già risiede nel Regno Unito entro la fine del 2020, sarà il 30 giugno 2021.

4) Tariffe: le domande avranno un costo di £ 65 per gli adulti e £ 32,50 per i bambini al di sotto dei 16 anni.

5) Permanent Residence: coloro che avevano già richiesto e ottenuto la permanent residence card saranno in grado di convertire gratuitamente il loro status uniformandosi al nuovo schema.  Anche l’avere il il settled status consentirà poi di procedere alla richiesta di cittadinanza britannica.

6) Ricongiungimento familiare: sarà consentito con familiari stretti che vivono in un altro Paese; rientrano in tale categoria, tra gli altri, i genitori, i figli e i partner anche non sposati purché  legati da una relazione duratura.

7) Perdita dello status: in caso di assenza dal Regno Unito per un periodo continuativo di 5 anni o più, si perde il settled status.

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