I temi di diritto societario coniugati alla governance sono sempre stati oggetto di attenzione per lo Studio. Tipologie di società, divaricazione di diritti (e doveri) dei soci, categorie di azioni e utilizzo di strumenti societari anche internazionali, in piena compliance fiscale, sono utili strumenti sia all’interno di percorsi di pianificazione patrimoniale che per progetti corporate legati all’esigenza di comporre e mantenere gli interessi tra diversi imprenditori che cooperano tra di loro.
In questo quadro si segnala lo studio del Consiglio Nazionale del Notariato (n. 101/2018) focalizzato sulle società a responsabilità limitata che, come noto, possono avere particolare flessibilità pur in un quadro di responsabilità che a volte può non essere pienamente limitata (come invece avviene per le SPA). Lo Studio si concentra in particolare sulle cd “SRL PMI” e quindi a quelle SRL che soddisfano almeno una delle 2 seguenti condizioni:
Le “SRL PMI” sono definite dall’art. 57 del D.L. 50/2017 e all’art. 4 del D.lgs. 129/2017 (che ha riformulato il TUF) che hanno esteso a tali categorie societarie ciò che in precedenza era riservato alle cd “start up innovative”. In parole semplici, si possono meglio definire i diritti associati alle quote, la dematerializzazione e la circolazione delle quote di tali SRL. L’intervento del legislatore porta una forte assimilazione, concettuale, delle SRL PMI alle tipologie societarie azionarie.
Procedendo per sintesi e con la disponibilità di approfondire questi temi in sede di colloquio è utile richiamare brevemente la facoltà per le “SRL PMI” di: