ANSA – 15/03/2017 – Fisco a caccia di contribuenti-Paperoni nella City Lapecorella, flat tax avrà successo, favorirà crescita (di Francesco Bongarrà) (ANSA) – LONDRA, 15 MAR – Il giorno dopo l’ok del Parlamento britannico all’avvio della Brexit, l’Italia va caccia di contribuenti-Paperoni alla City di Londra. Il direttore del dipartimento delle Entrate del Mef, Fabrizia Lapecorella illustra ad un gruppo di investitori britannici all’Ambasciata d’Italia presso il Regno Unito il contenuto della nuova misura, che prevede una tassazione fissa di 100.000 euro sui redditi all’estero per chi trasferirà la residenza in Italia. “Non abbiamo la sfera di cristallo, ma ci aspettiamo che avrà successo”, ha detto la ”numero uno” del dipartimento fiscale del ministero, spiegandone la possibile spinta che ne deriverà per gli investimenti nel nostro Paese. In un seminario organizzato a Londra dall’ambasciatore d’Italia, Pasquale Terracciano, con lo studio ‘Belluzzo and Partners’, Lapecorella sostiene che la Flat tax è “una novità normativa che arriva in un momento in cui, grazie alle azioni portate avanti in questi anni dal governo, possiamo dire che il rapporto tra il fisco italiano e il contribuente sia effettivamente cambiato in meglio. L’auspicio è che i consumi e gli investimenti in Italia possano ricevere un impulso alla crescita economica del Paese da chi si avvarrà di questa possibilità”. La dirigente del Mef sottolinea “il regime attuativo molto semplice della misura, anche in termini di funzionamento amministrativo”, ed evidenzia che la flat tax italiana “è competitiva anche rispetto ad altre esperienze straniere, ed arriva in un momento in cui nel Paese ci sono le condizioni per investire” grazie a “riforme fiscali che aiutano anche la crescita e l’occupazione”. E dunque, non solo revenues ma anche stimolo non solo per gli individui e per i soggetti corporates. Insomma, per Lapecorella la flat tax servirà a rendere “l’Italia più attraente non solo per gli individui ma anche per le imprese e per gli investitori stranieri”. E questo anche perchè, sottolinea Lapecorella, “possiamo dire che in Italia sia cambiato il rapporto tra il fisco ed il contribuente. Oggi siamo in un sistema equo, grazie ad una serie di provvedimenti che hanno consentito un cambiamento radicale del rapporto: a partire dalla ‘cooperative compliance’ e in generale dal cambiamento di approccio nel controllo volto più all’incentivo alla compliance piuttosto che al controllo ‘ex post’, che comunque rimane”. Un concetto sottolineato dall’ambasciatore Terracciano, impegnato in una intensa azione di ‘public diplomacy’ volta ad attrarre in Italia investitori britannici. “Le riforme – spiega il diplomatico – cominciano a portare frutti positivi per l’Italia in termini di attrazione degli investimenti, perchè orientano il nostro Paese nel verso della stabilità e della crescita”. E il tributarista Luigi Belluzzo conferma alla platea: “Italy is back”, l’Italia è tornata. (ANSA). FLB 15-MAR-17 15:49 NNN