Nell’ambito di Telefisco 2021 è stato chiesto all’Agenzia delle Entrate di chiarire l’effetto dell’accordo post Brexit dato che la circolare di riferimento (n°28/2012) riportava “Per gli immobili situati in Paesi appartenenti alla Unione europea o in Paesi aderenti allo Spazio economico europeo che garantiscono un adeguato scambio di informazioni, il valore da utilizzare al fine della determinazione dell’imposta è prioritariamente quello catastale, […]”. L’Amministrazione conferma che non essendo più un immobile in EU o SEE sarà dovuta IVIE su una base imponibile composta sulla base del costo di acquisto dell’immobile (o dei diritti reali diversi dalla proprietà) e dunque la base imponibile non potrà più essere quella della “Council Tax”. La base IVIE sarà quella del costo di acquisto o, in sua assenza, del valore di mercato.
Il tema è di assoluto interesse alla luce degli investimenti italiani nel Regno Unito e sarà sicuramente oggetto di ulteriore discussione.
Il nostro Studio ha attivato un Focus Team “BREXIT” per monitorare e assistere i Clienti negli ambiti commerciale, tributario e patrimoniale che riguardano i due Paesi, forte della presenza nel Regno Unito da molti anni e dell’esperienza maturata accanto ad una clientela domestica e internazionale.
Il tema Brexit con tutti i suoi impatti su individui e aziende è anche l’argomento del Libro “Brexit, istruzioni per l’uso” -edito dal Sole24Ore – del nostro founding partner Alessandro Umberto Belluzzo. Per maggiori informazioni QUI.