Il Decreto c.d. “Cura Italia” introduce disposizioni urgenti per fronteggiare le gravi conseguenze dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, individuando precipue misure di potenziamento del servizio sanitario nazionale, misure a sostegno dei lavoratori e delle imprese, misure a sostegno della liquidità attraverso il sistema bancario e misure fiscali a sostegno delle famiglie.
Tra gli importanti provvedimenti adottai, inoltre, il testo rivolge delle norme specifiche anche al Terzo Settore, sia allo scopo di agevolare gli ETS nei rispettivi adempimenti, sia di favorire e promuovere le erogazioni liberali indirizzate a contrastare l’attuale stato di urgenza.
Cassa integrazione in deroga
Con specifico riferimento agli Enti del Terzo Settore, dunque, l’articolo 22 del Decreto, recante disposizione per la Cassa integrazione in deroga, introduce innanzitutto trattamenti di cassa integrazione salariale in deroga anche con riferimenti agli Enti del Terzo Settore, compresi gli enti religiosi civilmente riconosciuti, per i quali non trovino applicazione le tutele previste dalle vigenti disposizioni in materia di sospensione o riduzione di orario, in costanza di rapporto di lavoro.
Adeguamento statuti e approvazione bilancio ETS
Inoltre, l’articolo 35 proroga dal 30 giugno 2020 al 31 ottobre 2020 il termine per l’adeguamento degli statuti per le Imprese sociali, le Organizzazioni di volontariato, le Associazioni di promozione sociale e le Onlus che potranno approvare i propri bilanci entro la medesima data (i.e. 31 ottobre 2020), ciò quandanche previsioni di legge, regolamento o statuto diano indicazioni differenti.
Sospensione dei versamenti delle ritenute, dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria
L’articolo 61 prevede la sospensione dei versamenti delle ritenute, dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria anche con riferimento alle Onlus, alle Associazioni di promozione sociale ed alle Organizzazioni di volontariato.
Erogazioni liberali
Con riferimento alle erogazioni liberali, allo scopo di promuovere ed incentivare aiuti concreti in un momento di profonda emergenza sanitaria, l’articolo 66 del Decreto, con riferimento alle erogazioni liberali in denaro o in natura, effettuate nel 2020, finalizzate a finanziare gli interventi in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID 19, anche effettuate in favore dello Stato, delle regioni, degli enti locali territoriali, di enti o istituzioni pubbliche, di fondazioni e associazioni legalmente riconosciute senza scopo di lucro:
Erogazioni liberali ETS
Si rammenta che, la disciplina generale del Codice del Terzo settore (D.Lgs 117/2017) già prevede detrazioni e deduzioni per le erogazioni liberali, in denaro o in natura, disposte in favore degli ETS non commerciali, qui dal Decreto “Cura Italia” estese ad altri Enti, quali lo Stato e gli enti locali territoriali, in ragione del particolare stato di emergenza in cui versa il Paese.
In particolare, il Codice del Terzo Settore, articolo 83, dispone quanto segue:
I soggetti che effettuano le suddette erogazioni liberali non possono cumulare la deducibilità o detraibilità con altra agevolazione fiscale prevista a titolo di deduzione o di detrazione di imposta da altre disposizioni di legge a fronte delle medesime erogazioni.
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