Al contempo, in Italia è stato fissato per il 16 maggio il termine per il primo versamento della sua tassa nazionale sulle forniture di servizi digitali, introdotta dalla Legge di Bilancio 2019 e in vigore dall’anno 2020.
L’imposta consiste nell’applicazione di un’aliquota fissa del 3% sull’ammontare complessivo dei ricavi tassabili conseguiti nell’arco dell’anno solare.
Soggetti passivi
Sono soggetti passivi dell’imposta gli esercenti attività d’impresa che nell’anno solare precedente:
Base imponibile
I ricavi tassati, al lordo dei costi sostenuti, sono quelli relativi a:
Il ricavo si considera imponibile in un determinato periodo d’imposta se l’utente del servizio tassabile è localizzato nel territorio dello Stato in detto periodo.
Gli adempimenti
A seguito del comunicato n. 46 del Mef del 9 marzo 2021, viene disposto che per il primo anno di applicazione il versamento dell’imposta avverrà tramite modello F24 entro il 16 maggio 2021, mentre quello per inviare la dichiarazione annuale è prorogato al 30 giugno 2021. Dagli anni successivi i termini saranno rispettivamente quello del 16 febbraio e del 31 marzo.
Il 25 gennaio l’Agenzia delle Entrate ha reso disponibile, nella sezione “Modelli” del proprio sito-web, la modulistica e le istruzioni per trasmettere le informazioni sull’imposta sui servizi digitali.