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Approvata la Legge Delega per la Riforma Fiscale: una svolta decisiva per l'Italia

Approvata la Legge Delega per la Riforma Fiscale: una svolta decisiva per l'Italia
Un’analisi delle principali disposizioni e obiettivi di un passo storico verso una tassazione più equa ed un paese più competitivo sul piano internazionale 

L’aula della Camera ha approvato in via definitiva la Legge che delega al Governo la riforma fiscale. “L’approvazione odierna della delega fiscale rappresenta un risultato storico, siamo di fronte a una riforma epocale che l’Italia aspetta da oltre 50 anni”, dichiara il viceministro Maurizio Leo. 

La legge di delega per la ristrutturazione del sistema fiscale conferisce un mandato al Governo per rivedere il sistema delle imposte entro un periodo di 24 mesi, mediante la pubblicazione di uno o più decreti legislativi a cui potrebbero seguire ulteriori decreti legislativi che contengano correzioni e integrazioni.  

La legge persegue vari ambiziosi scopi: abbassare il carico fiscale, incrementare il grado di “certezza” giuridica del sistema tributario, diminuire le controversie e delineare un sistema in grado di attrarre persone fisiche e capitali dall’estero. 

Per quanto riguarda le tempistiche di attuazione, dall’entrata in vigore della legge delega, il Governo sarà tenuto a rispettare le seguenti tempistiche: 

  • entro un periodo di 12 mesi, dovrà mettere in atto la creazione o la revisione dei testi unici per settori omogenei; 
  • entro un arco temporale di 24/27 mesi, sarà richiesto di emanare i decreti delegati, seguiti eventualmente da ulteriori provvedimenti correttivi o integrativi; 
  • entro 12 mesi dalla pubblicazione dei decreti correttivi o integrativi, si dovrà procedere alla stesura del codice tributario. 

I principi che dovranno ispirare la mano del Legislatore sono improntati ad un progressivo adeguamento del diritto tributario nazionale ai principi europei e alle raccomandazioni dell’OCSE nell’ambito del progetto BEPS (Base erosion and profit shifting). La riforma sarà inoltre orientata ad una revisione della disciplina della residenza fiscale delle persone e degli enti, al fine di renderla coerente con la migliore prassi internazionale e con le convenzioni contro le doppie imposizioni nonché, più in generale, a conformare il sistema impositivo nazionale a una maggiore competitività sul piano internazionale. 

 

ALCUNE TRA LE PRINCIPALI DISPOSIZIONI 

Per quanto riguarda l’imposta sul reddito delle persone fisiche, la delega stabilisce che la revisione completa e organica del sistema dovrà rispettare innanzitutto il “principio di progressività” pur nell’ottica di transizione verso un sistema con un’unica aliquota. La riforma dovrà inoltre ridefinire le detrazioni e deduzioni. 

Per quanto riguarda le modifiche che riguardano l’imposta sul reddito delle persone fisiche, la Legge contempla specifiche disposizioni per varie categorie di reddito, tra le quali emergono nuovi aspetti significativi: 

  • L’estensione dell’applicazione della cedolare secca (imposta sostitutiva dell’imposta sul reddito per i redditi derivanti dalle locazioni) anche agli immobili utilizzati per scopi diversi dalla residenza (principalmente, immobili commerciali e strumentali), “ove il conduttore sia un esercente un’attività d’impresa, un’arte o una professione;”; 
  • L’introduzione di una categoria unica di reddito che unifichi i redditi da capitale e quelli diversi di natura finanziaria, prevedendo una tassazione basata sul principio di cassa, con possibilità di compensazione. In sintesi, si stabilisce un’imposta sostitutiva basata sul reddito netto complessivo derivante dai redditi finanziari realizzati nell’anno solare, sommando i redditi finanziari positivi e quelli negativi; 
  • L’introduzione “a sistema” della possibilità di rivalutazione delle partecipazioni e dei terreni, al di fuori dell’attività imprenditoriale; 
  • L’istituzione di regole sulle plusvalenze realizzate dai collezionisti al di fuori dell’esercizio di attività imprenditoriale, riguardanti oggetti d’arte, antiquariato o collezione, con l’esclusione per i casi in cui è assente l’intento speculativo (compresi quelli di plusvalenza relativa a beni acquisiti per successione o donazione). 

Per quanto riguarda le modifiche che riguardano l’imposta sul reddito delle società, il Disegno di Legge prevede: 

  • La riduzione dell’aliquota applicabile nel caso di investimenti, con particolare riferimento a quelli qualificati, o anche di nuove assunzioni ovvero di schemi stabili di partecipazione dei dipendenti agli utili; 
  • La razionalizzazione e semplificazione dei regimi di riallineamento dei valori fiscali a quelli contabili; 
  • La revisione della disciplina della deducibilità degli interessi passivi; 
  • Il riordino del regime di compensazione delle perdite fiscali e di circolazione di quelle delle società partecipanti a operazioni straordinarie o al consolidato fiscale; 
  • La razionalizzazione della disciplina dei conferimenti di azienda e degli scambi di partecipazioni mediante conferimento, con particolare riferimento alle partecipazioni detenute nelle holding, nel rispetto dei vigenti princìpi di neutralità fiscale; 
  • La previsione di un regime speciale in caso di passaggio dei beni dall’attività commerciale a quella non commerciale e viceversa per effetto del mutamento della qualificazione fiscale di tali attività; 
  • La razionalizzazione in materia di qualificazione fiscale interna delle entità estere, prendendo in considerazione la loro qualificazione di entità fiscalmente trasparente o opaca operata dalla pertinente legislazione dello Stato o territorio di costituzione o di residenza fiscale. 

Numerose anche le modifiche relative allo “statuto del contribuente” tra cui il rafforzamento dell’obbligo dell’amministrazione finanziaria italiana di motivare degli atti impositivi, la valorizzazione del principio del legittimo affidamento del contribuente, una maggiore certezza del diritto e la razionalizzazione dell’istituto dell’interpello tributario. 

Questi sono solo alcuni dei principali ambiti di intervento della Legge Delega, che si estende però anche all’IVA e alle altre imposte indirette, all’IRAP, agli adempimenti dei contribuenti, ai procedimenti dell’Amministrazione finanziarie e sanzioni, al contenzioso tributario nonché alla riforma dei testi unici in materia tributaria.  

La riforma fiscale vuole rappresentare un cambiamento strutturale e complessivo: una rivoluzione attesa da tempo che mira a rendere l’Italia un Paese sempre più competitivo e capace di attrarre e accogliere persone, investitori e aziende dall’estero. 

Il nostro Studio terrà monitorati i futuri sviluppi e riporterà notizie e approfondimenti riguardanti la riforma del sistema fiscale italiano. 

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